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13.2.14

RIGORI FATALI



fc TITOGRAD - ESSEDI 3-6 (8-12 dcr)
fc TITOGRAD: Donato, Peppe, Stramy, Giangi, Hermano, Petrov, Dila, Colowsky
marcatori: Dila2, Stramy, Hermano

Si stampa sulla traversa il sogno del Titograd di approdare alla finale. La mente di tutti i presenti vola al mondiale di Francia'98, i rigori a decidere la qualificazione, Hermano come Gigi Di Biagio e la traversa che regala la finale all'Essedì.


Partita incredibile, difficile da descrivere per quello che è successo sul campo: un'altalena di risultati senza precedenti. Il Titograd partiva con un discreto vantaggio maturato all'andata. Jordan e suoi però sapevano che quello che è successo la settimana prima non conta.
Così, con Donato, ci sono Giangi, Stramy, Hermano, Peppe, Petrov, Dila e Colowsky: Il capitano in panca  in veste di coach a dare la carica alla squadra per il traguardo finale.
L'inizio ancora una volta non è dei migliori: i Biancoverdi in pochi minuti azzerano il vantaggio titino maturato all'andata e i rossoblù non trovano la via della rete.
Poi Dila accorcia la distanze, dando ossigeno ai suoi. Così fioccano le occasioni da entrambe le parti, ma sia i portieri che i legni lasciano immutato il risultato. Si và al riposo sul 1-4.

La ripresa è vietata ai deboli di cuore: i Biancoverdi sembrano più motivati e si riversano in avanti.
Il Tito però non si scompone. Jordan sostituisce un abulico Hermano con Petrov sulla fascia, lanciando un segnale offensivo alla squadra. Il bulgaro risponde presente e Peppe spinge sull'acceleratore, ma l'Essedì si salva, anche con l'aiuto della traversa su una violenta punizione di Colowsky.
Ci vuole un grande Stramy che prima ruba palla e poi trova l'angolo con un destro da fuori.
I rossoblù sembrano rinvigoriti e infatti Dila prima trova il gol del 3-4, ben servito da Petrov, poi sfiora il pari a due minuti dalla fine.
Sembra fatta e invece i rossoblù riescono a prendere due gol, prima con un sinistro da fuori, con la difesa piazzata male e poi all'ultimo respiro, palla buttata in area dal fondo sulla quale Donato interviene ma non riesce al allontanare e viene trafitto da un preciso destro nell'angolo.
È il 3-6, lo stesso risultato dell'andata, ed è supplementare.
Doccia fredda per il Tito che accusa il colpo e deve capitolare, prima con un preciso diagonale che fà secco Donato e dopo con un contropiede. La strada é in salita e le due squadre sono stanche: poi all'improvviso il gol di Colowsky accende la speranza sull' 8-4. Il Tito si riversa in avanti alla ricerca del gol, ma i Biancoverdi sembrano attenti e determinati. Poi quando sembra ormai finita, Hermano calcia forte e teso un fallo laterale che, complice una deviazione, si insacca alle spalle del portiere.

C'è ancora vita per il Titograd, il posto in finale si decide ai rigori, episodio senza precedenti nella Liga. Dal dischetto prima Peppe si lascia ipnotizzare poi, dopo le realizzazioni di Dila-Petrov, Donato respinge. Dopo due ore è di nuovo equilibrio, fino alla quella traversa, che libera la gioia dei Biancoverdi e per il Tito c'è spazio solo tanta delusione.






4 commenti:

Anonimo ha detto...

e se c'era il primo rigorista quello storico.....
forza vecchio cuore rossoblu
sempre e comuque
AVANTI TITOGRAD !!!!

sandrino l'infallibile cecchino

Dila ha detto...

Vero sandrino

Anonimo ha detto...

Sorry.....H

Anonimo ha detto...

Sorry....H