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5.6.12

TITORGOGLIO

FC TITOGRAD - MATRIX 3-1
FC TITOGRAD: Donato, Peppe, Colowsky, Luiz, Dila, Luisito.
Marcatori: Dila3


All'ultimo giro di lancette, all'ultimo respiro il Tito la mette dentro ed abbatte la preda dopo averla stordita per sessanta minuti. Verrebbe da dire che è successo tutto quando nessuno più ci credeva, invece no perchè l'orgoglio rossoblu ci ha creduto fino alla fine e nel caso non fosse riuscita la remuntada comunque si sarebbe usciti fuori a testa alta, da Titograd.
L'emergenza purtroppo attanaglia il gruppo da tempo e la consapevolezza è che sarà un dato di fatto fino a fine torneo. Nonostante gli infortuni a Jordan e Giangi, l'assenza di Petrov ed Hermano la coerenza ci impone di presentarci in sei, con gli uomini contati, e quel che sarà sarà. Nel pre-gara chiaro il profilo da tenere: alle deficienze fisiche, numeriche si può contrapporre solo il cuore e la voglia di essere uniti, di essere squadra.
Sin dall'avvio il Titograd prende in mano la gara e piuttosto presto si porta in vantaggio con un tiro da fuori di Dila non trattenuto dal portiere avversario. La gara sembra incanalarsi sul giusto binario, ma dopo una serie di circostanze positive ma non sfruttate dagli avanti titini, la Matrix prima coglie la traversa e successivamente al primo tiro nello specchio perviene al pari con Donato che restituisce il favore facendosi beffare da distanza siderale. Ma i rossoblu non demordono e continuano a macinare occasioni su occasioni sventate dal portiere avversario o dalla base del palo come sul tiro angolato di Luisito. Sull'1 pari si chiude la prima frazione di gioco con tanto fiato ed occasioni sprecate però ancora nulla di fatto e due reti da recuperare.
I primi dieci minuti della ripresa sono quelli più pericolosi per il Titograd, difatti gli uomini titini, senza cambi, accusano la stanchezza e non riescono ad incidere come nel pt. Nel dunque ci vuole la prontezza di Donato che deviando un tiro sulla traversa mantiene a galla la barca. Il tempo stringe ed il Tito cambia modulo e mentalità nell'ottica di giocarsi il tutto per tutto. Dalle parti dell'area avversaria si presentano i rossoblu in numero più sostanzioso, sfiorano più volte in gol che non si realizza per questioni di centimetri, prendono un palo clamoroso e a cinque minuti dalla fine si portano in vantaggio, ancora con Dila pronto di testa su un tiro respinto.
Poi quell'ultimo minuto, l'ultima zampata, la Matrix chiusa come fort apache, il Titograd a gettare le ultime gocce di sudore, batti e ribatti, tiro di Dila e palla nell'angolino basso dopo una deviazione. Il Titograd è in semifinale, meritatamente aggiungeremmo, la settima consecutiva, dopo una gara che soltanto il Tito poteva portare a casa, con la sua mentalità, la sua voglia, il suo impegno, il suo credo.
Un'ultimo pensiero alla Matrix che ha dimostrato in questo torneo di potersela giocare alla pari con chiunque, ma che probabilmente non ha saputo reggere alla pressione, per proporsi come nella gara d'andata.

PAGELLE
Donato: in una serata relativamente tranquilla parte malissimo regalando il primo gol alla Matrix, ma la parata nella ripresa vale oro nel conteggio finale 7.
Colowsky: fa una sola cazzata nel pt, vero che come ci ha abituato rallenti la manovra, ma nelle chiusure è perfetto soprattutto considerando che deve spesso giocare uno contro uno 7,5.
Peppe: se gli chiediamo il tocco felpato potremmo restare insoddisfatti, ma il suo pane sono grinta e tenacia, corre come un matto e lì dietro non sbaglia nulla 7,5.
Luiz: meglio che all'andata, seppur dia sempre l'impressione di essere in confusione, questa volta si incaponisce di meno, sbaglia poco ed appoggia in avanti Luisito quando Dila recupera energie 7.
Dila: sempre presente nella manovra titina, lotta in mezzo con tanta caparbietà e butta dentro i gol decisivi al passaggio del turno 8.
Luisito: nonostante spesso si perda in iniziative personali che gli garantiscono solo una buona dose di calci, rispetto all'andata trova la giusta mentalità nel pressare e nel movimento che sfianca la difesa avversaria 7.
El loco-Jordan: ha sempre una sorpresa nel cilindro, gestisce con parsimonia i time-out visti i 0 cambi in panca, nel finale ridisegna un Tito offensivo e trova la vittoria, e soprattutto trasmette tanta rabbia ai suoi 7,5.

11 commenti:

Titograd FC ha detto...

uno dei miei primi pensieri, ieri sera, è andato a sandrino.
AvantiTito
j

Anonimo ha detto...

Emozioni forti ieri sera, quelle per le quali vale la pena presentarsi tutti i lunedì con la pioggia e con la neve a giocare la Liga

Dila

Anonimo ha detto...

il tito è sempre uno dei miei primi pensieri !!!! ma quant'è grande questo vecchio cuore rosso/blu ?!
e ora come ha fatto il chelsea andatevi a prendere la coppa con le orecchie grandi.
avanti titograd !!!!

il sempre presente sandrino.
05/06/2012 chieti.

Zela e la Matrix in 24h ha detto...

Complimenti a voi per la vittoria ! grande gruppo e grande grinta viva ancora in voi... come già detto e pensato prima dei due match..queste gare potevano essere delle vere e proprie finali per il gioco e la grinta messa in campo di sicuro..così è stato...

Anonimo ha detto...

diciamo che purtroppo una sola può passare il turno.
x sandrino: di rekkie vorrei alzare le tue!
j

Anonimo ha detto...

Donato stc nguajt

Anonimo ha detto...

non sono ricchione non mi chiamo fri fri sono commisserio e ti faccio un culo cosi ...

Anonimo ha detto...

VI RIMPEREMO IL CULO
BRIGATA BIANCO VERDE

Giuseppe ha detto...

In questi di anni di partite ne abbiamo vinte tante, alcune di queste le ricordiamo con maggior piacere rispetto ad altre ma la soddisfazione di passare il turno senza cambi, senza Giangy, Petrov e l'amato Fuoriclasse, con gli anni a gli acciacchi che aumentano è qualcosa di indescrivibile.
Sempre Forza Vecchio Titograd.

el loco ha detto...

VAMOS A GANAR

Anonimo ha detto...

non dimenticatemi
sandrino il sorcino